Storia

La Siria ricevette il Vangelo in età apostolica e subito vi si sviluppò una fiorente comunità cristiana. Nel 543 il vescovo Giacomo (da cui l’aggettivo giacobita) di Edessa, con l’appoggio dell’imperatrice Teodora, istituì una Chiesa nazionale, parallela a quella ufficiale bizantina, dipendente dal patriarcato di Antiochia. La nuova Chiesa respinse la dottrina del concilio di Calcedonia, è affermò la presenza in Cristo di una sola natura, quella divina, considerando al natura umana solo un involucro più apparente che reale: per questo motivo si definì monofisita, cioè professante una sola (in greco: monos) natura (in greco: physis). Grazie al sostegno dell’imperatrice in breve tempo intere diocesi passarono al monofisismo tanto che nel VII secolo i fedeli della Chiesa Giacobita erano due milioni costituiti in oltre cento diocesi.

Nel 636 gli arabi invasero la Siria e vennero bene accolti dai giacobiti, che sperarono in un trattamento di favore; in effetti inizialmente ricevettero privilegi rispetto ai bizantini, tradizionali nemici degli arabi. Ma anche per i giacobiti, dal secolo VIII in poi, cominciarono le restrizioni e in seguito autentiche persecuzioni. Nel XII secolo i crociati diretti in Palestina conquistarono gran parte della Siria e la Chiesa giacobita, risollevata dal giogo islamico, riprese vita; ma la rinascita fu di breve durata. Infatti nel XIII secolo il regno crociato cadde e la Siria fu occupata da mamelucchi e mongoli. I giacobiti ricaddero così in un periodo di grave crisi, con persecuzioni, confische dei beni e anche scissioni interne.

Nel XVI secolo la situazione peggiora ulteriormente con il passaggio del potere nelle mani dei turchi e l’islamizzazione forzata che riduce la Chiesa giacobita a poche migliaia di fedeli. In questo periodo i giacobiti tentarono di espandersi verso l’estremo Oriente e si incontrarono col desiderio di antiche comunità cristiane dell’India di aggregarsi ad una sede patriarcale autorevole: nasce così la Chiesa giacobita malankarese indiana.

Finalmente nel 1920 la Siria diviene protettorato francese e i cristiani riacquistano piena libertà di culto e di apostolato, sono state ricostituite numerose diocesi e riaperti seminari e monasteri. Attualmente la Chiesa giacobita ha il suo centro nella sede patriarcale di Damasco e si struttura in 13 diocesi: 5 in Siria, 3 in Iraq, 2 in Turchia, 1 in Libano, 1 in Palestina e 1, per gli emigrati, in America, con un totale di circa 150.000 fedeli. I giacobiti dell’India, che hanno potuto espandersi liberamente, sono oltre un milione.