Dottrina

Gli ortodossi adorano, come gli altri cristiani, il Dio uno e trino rivelato da Gesù Cristo, lo riconoscono quale Essere  supremo e trascendente, il cui nome è ineffabile, cioè inesprimibile con parole umane; per questo di fronte a lui l’unico atteggiamento adeguato è l’apofatismo: si può dire ciò che Dio non è, ma non si può adeguatamente esprimere ciò che egli è. La vita intima di Dio ci è manifestata dal mistero supremo che è la Trinità, il vertice della rivelazione che Dio ha fatto di sé all’uomo. Il rapporto tra le tre divine persone secondo la teologia ortodossa è sostanzialmente simile a come viene insegnato dalla teologia occidentale, ma riguardo alla processione dello Spirito Santo essi la attribuiscono esclusivamente a Dio Padre.

Secondo gli ortodossi Gesù Cristo è Dio e uomo nell’unità di una sola Persona, quella del Figlio di Dio incarnato; il motivo dell’incarnazione è non solo redimere l’uomo dal peccato, ma dare compimento alla vocazione umana alla divinizzazione.

Quanto ai sacramenti gli ortodossi li celebrano secondo il numero settenario, e credono nella loro istituzione divina e nell’efficacia soprannaturale.

Grande venerazione è riservata a Maria, riconosciuta quale Madre di Dio (Theotokos), sempre vergine e tutta santa.

Riguardo alla natura della Chiesa la teologia ortodossa concorda con quella occidentale circa la sua istituzione divina; la considera una realtà umana e soprannaturale allo stesso tempo, una anticipazione in terra del regno celeste, in quanto in essa si vive già, mediante la liturgia, quella comunione con Dio che sarà piena e perfetta in paradiso. Gli ortodossi, secondo l’insegnamento del concilio di Nicea, professano la Chiesa una, santa, cattolica ed apostolica, ma in realtà, come abbiamo visto, la cristianità orientale è costituita da una pluralità di Chiese autonome, anche se in comunione fra loro perché condividono la stessa fede e celebrano gli stessi sacramenti; esse riconoscono al patriarca di Costantinopoli, insignito del titolo di ecumenico, un primato rispetto agli altri patriarchi, che però è puramente onorifico. Il governo supremo in ogni Chiesa e per l’insieme delle Chiese è esercitato dal santo Sinodo, cioè dall’assemblea di tutti i vescovi, senza che fra loro se ne riconosca uno superiore agli altri per autorità.