Storia

E’ la prima Chiesa sorta fuori dai confini dell’impero romano, nella regione dell’antica Assiria, l’attuale Iraq, e anche la prima a separarsi dalla cristianità universale. La sua fondazione risale alla fine del primo secolo, grazie a missionari giudeo-cristiani provenienti da Gerusalemme. Nei primi tre secoli conobbe un notevole sviluppo, furono istituite una ventina di diocesi con sede primaziale a Seleucia-Ctesifonte.

Verso la metà del IV secolo l’Assiria entrò in guerra con Costantinopoli e i cristiani furono oggetto di una violenta persecuzione con l’accusa di essere alleati dei nemici, da essi chiamati fratelli per motivi religiosi. Agli inizi del V secolo, terminata la guerra i vescovi assiri si riunirono e decisero di conferire al loro primate il titolo di catolicòs (patriarca), abilitato a dirimere ogni questione, così da non dover ricorrere ai patriarchi delle Chiese situate nell’impero; deliberarono inoltre di rendersi maggiormente autonomi rispetto al resto della cristianità per evitare in futuro di essere considerati conniventi con i bizantini; fondarono una propria scuola teologia nella città di Edessa, dove venivano preparati tutti i loro vescovi e teologi.

La separazione definitiva della Chiesa Assira si ha nel 431, quando, durante il concilio ecumenico di Efeso, i vescovi della cristianità condannarono la dottrina di Nestorio, teologo della scuola di Edessa, per la sua posizione riguardo al rapporto tra le due nature, divina e umana, in Cristo: i persiani seguirono il loro teologo e rigettarono la sentenza del concilio, formalizzando così la rottura.

Nei secoli VI e VII la Chiesa assira conobbe una grande espansione non solo locale, ma anche missionaria, fondando comunità sino in India e Cina.

Dal VII secolo iniziò la conquista islamica: in un primo periodo la convivenza fu segnata da reciproca tolleranza, ma a partire dal XIV secolo iniziarono feroci e capillari persecuzione: furono uccisi quasi tutti i vescovi e sacerdoti, le chiese furono trasformate in moschee, il catolicòs dovette rifugiarsi sulle montagne del Kurdistan. Solo nel 1918, con l’avvento del protettorato inglese, la Chiesa Assira riemerse dalle catacombe, ma i cristiani erano ridotti a 70.000. In seguito all’indipendenza e alla nascita del moderno Iraq la maggior parte dei cristiani emigrò negli USA, dove nel 1949 trasferì la sua sede anche il catolicòs. Dal 1970 la sede venne riportata a Bagdad, ma il catolicòs continua di fatto a vivere negli USA. I fedeli della Chiesa assira, in patria e nella diaspora, sono oggi circa 120.000.