A FATIMA, IL LIBANO E IL MEDIO ORIENTE CONSACRATI A MARIA

Il 2017 che sta per chiudersi è stato l’anno centenario di Fatima. Celebrazioni e preghiere si sono elevate da ogni parte del mondo, e la piccola città portoghese è stata meta ancor più frequentata di pellegrinaggi.

Fra il 13 maggio 1917 e il 13 ottobre 1917, nel piccolo villaggio di Fatima, il 13 di ogni mese, sei apparizioni consecutive furono concesse dalla Madonna a tre bambini, Lucia, Giacinta e Francesco, che stavano facendo pascolare il loro piccolo gregge in un prato nelle vicinanze.

Attraverso di loro, la Vergine rivolse al mondo un messaggio di avvertimento e di conversione di cui, all’epoca, non si tenne conto. Molti orrori del XX secolo, fra cui la Rivoluzione russa (1917), la Seconda guerra mondiale (1939-1945), sono stati predetti a Fatima; e sempre grazie ai tre veggenti, la Madonna ha indicato nella Consacrazione della Russia e del mondo al suo Cuore Immacolato la strada maestra per ritrovare la pace nei cuori e nella società.

Il Libano e più in generale il Medio Oriente è terra di grande devozione alla Madonna. Nostra Signora del Libano è il santuario principale del paese che si eleva sulla cima della collina di Harissa, a pochi chilometri da Beirut.

Come ricorda L. Pisoni, “Harissa venne scelta come sede del santuario nel 1904, in occasione del cinquantesimo anniversario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione da parte di Papa Pio IX. Due anni dopo l’enorme statua, che pesa 15 tonnellate, di bronzo rivestito di bianco, venne trasportata da Parigi in Libano. E posta sull’alto piedistallo a spirale dal quale domina la valle”.

Il Libano non è voluto mancare all’appuntamento di Fatima.
Il 25 giugno di quest’anno, durante una suggestiva “Giornata del Libano a Fatima”, nel santuario portoghese il Cardinale Bechara Boutros Rai (Patriarca di Antiochia dei Maroniti) ha guidato il rosario e la processione delle candele, mentre il successivo 26 giugno ha celebrato la Messa di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, presenti migliaia di fedeli arrivati dal Libano.

“Siamo qui convenuti per rinnovare la consacrazione del Libano e dei Paesi del Medio Oriente al Cuore Immacolato di Maria, secondo i suoi desideri”, ha detto il Patriarca Rai durante la sua omelia, ricordando anche come questo gesto comporti il pentimento, l’impegno per fermare la guerra e consolidare la pace.

Una giornata, quella del 25 giugno, non isolata per la comunità cristiana libanese: infatti a partire dal 2013, il Cardinale Rai ha ogni anno consacrato il Libano e tutto il Medio Oriente alla Madonna proprio ad Harissa.

Riportiamo le sue parole durante la messa di consacrazione del 2015, in quanto particolarmente significative per comprendere l’animo mariano dei cristiani libanesi:
“A te, Nostra Signora del Libano e Nostra Signora di Fatima, noi eleviamo le nostre preghiere in questo atto di consacrazione, con la speranza che tu possa condividere i nostri sentimenti e sentire ciò che ci fa soffrire in Libano e nei Paesi del Medio oriente, in particolare in Palestina, in Iraq, in Siria e nello Yemen, nella lotta fra il bene e il male, tra le tenebre e la luce.
Che il nostro appello oggi – ha concluso il patriarca – vada dritto al tuo cuore, e interceda per noi presso il tuo divino Figlio, tu che sai come parlare al suo Sacro Cuore”.

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